martedì 18 dicembre 2012

UNA SU MILLE...



Ciao Maggie,
         una mattina della settimana scorsa, nel tragitto verso Cantù, ho ascoltato questa canzone ed ho deciso che l’avrei usata per il blog. Prima di commentarla una premessa. Nel 1988 si svolse “Human Right Now!”, un tour organizzato per celebrare il quarantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo e sostenere Amnesty International. Vi parteciparono numerosi artisti importanti tra cui Bruce con la E Street Band, Sting, Tracy Chapman, Peter Gabriel, Youssou N’dour. In ogni nazione in cui il tour veniva ospitato era presente una “star locale” e la sorte per l’Italia cadde, ahimè, su Baglioni. Dico ahimè perché come era prevedibile, il pubblico intervenuto per ascoltare Bruce o Sting o gli altri, non aveva certo nelle sue corde “questo piccolo grande amore” ed in effetti fischiò alla grande il cantante romano.
         La premessa era doverosa per farti capire che anche per me le canzoni di Baglioni non sono il massimo. Dovrei inventare una etichetta del blog tipo “da non ascoltare, da non fare…” e la maggior parte delle sue canzoni ci finirebbe dentro. Ne salvo un paio, tra cui questa perché, ogni volta che la sento, mi suscita dentro qualcosa, specie da quando ci sei tu. Le parole che mi colpiscono di più sono queste:

«…e imparerai che per morire ti basterà un tramonto
in una gioia che fa male di più della malinconia
ed in qualunque sera ti troverai non ti buttare via
e non lasciare andare un giorno per ritrovar te stesso
figlio di un cielo così bello perché la vita è adesso».

Retoriche, senza dubbio, però per me e per te l’invito a non buttare via il tempo e i giorni è prezioso!

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