martedì 31 luglio 2012

GROWIN'UP (LUGLIO)

Ciao Maggie,
            Luglio è stato anzitutto il mese del provvisorio trasloco. Dopo vari ripensamenti e rinvii abbiamo deciso di cambiare il pavimento di soggiorno e cucina e mettere il parquet. Così dall’8 luglio ci siamo trasferiti a casa di nonna Marilena e, a tutt’oggi, siamo ancora “accampati”.
            Il giorno prima siamo stati a Cimbro, da Tiziana, per la tradizionale grigliata con le compagne del liceo della mamma. E’ stata la prima volta che sei rimasta su fino a “tardi”, infatti eri stravolta.

           
Con perizia ed esperienza da vera parrucchiera, come puoi notare dalla foto, nonna Marilena ha deciso in questa calda estate di sfoltirti un po’ i capelli. Operazione rituscita con successo, direi, anche se io avrei tagliato di più…


            Per il resto niente di straordinario, almeno fino a Domenica 22, quando, su invito della famiglia Lugli e insieme ai Chiurato, siamo andati al parco faunistico “Le Cornelle”. Una giornata bellissima. Pensavamo che ti saresti stancata, invece sei stata bravissima e molto interessata ai tanti animali presenti nel parco, soprattutto evidentemente il tuo amato leone, non solo quello finto della foto ma anche quello vero!


            E’ stata anche la prima occasione per te di salire su una giostrina: bellissimo, peccato che – ovviamente – non volevi più scendere!


martedì 24 luglio 2012

WELL, I GOT THIS GUITAR AND I LEARNED HOW TO MAKE IT TALK


Ciao Maggie,
            E’ passato ormai più di un  mese dal concerto di Milano e da quello, bagnato, di Firenze.
            Può il fan(atico) di un artista definirlo il più grande performer rock di tutti i tempi, con obiettività e imparzialità di giudizio? La risposta ovvia dovrebbe essere: no; il suo giudizio sarebbe inficiato dalla sua passione. Eppure…io sono un tifoso appassionato di Cantù e del Torino e spesso (sempre) il mio modo di parlare è da tifoso più che da sportivo, ma non mi sognerei mai di dire che sono le più grandi squadre di Basket e di Calcio di tutti i tempi…       
            Quest’ultimo tour, ancora in corso, è l’ennesima conferma che, sera dopo sera, quello che fa Bruce sul palco, insieme alla E street Band, è ineguagliabile da qualsiasi altro artista. E aumentano i rimpianti per aver saltato quella data a cui avrei potuto esserci o per non esserci stato a quel concerto in cui ha eseguito quel pezzo.
            Per me i due estremi di un concerto di Bruce sono come due metafore di altrettante realtà fondamentali della vita: l’Attesa e la Nostalgia; in mezzo pura Gioia.
            La mia passione è a un livello tale per cui non ho alcun dubbio: qualsiasi canzone suonerà, con ogni condizione atmosferica, con un audio perfetto o no … sarà sempre un evento a prescindere. Si comincia all’apparire dei primi rumors sul tour: ogni giorno l’aggiornamento delle novità e delle modalità di acquisto dei biglietti, poi – da qualche anno, perché prima era molto più complicato – occorre liberare assolutamente da qualsiasi impegno il giorno e l’ora dell’inizio della messa in vendita on line dei biglietti.  Arrivati i biglietti e iniziato il tour si guardano le prime scalette: quante nuove canzoni, quanti “classici”, quante sorprese, quanto è durato? Perciò essere lì, prima dell’inizio, sugli spalti di uno stadio, tra le fila di un teatro, diventa un’ATTESA sempre più adrenalinica ad ogni minuto che passa, finché entrano ad un ad uno i membri della Band e infine Bruce e attaccano le note della prima canzone.
            In mezzo, per un tempo, un’energia profusa ed una varietà di scalette che nessun’altro può permettersi nemmeno lontanamente, c’è la GIOIA del Rock, la potenza della band, la poesia dei suoi testi, le pantomime con Clarence (…) o con Little Steven.
            Conoscendo un po’ la struttura dei concerti, anche se con Bruce non c’è mai un concerto uguale all’altro, ad un certo punto si comincia a capire che siamo verso la fine…è una sensazione strana, piacevole e triste ad un tempo. Piacevole per la fortuna di aver assistito a qualcosa di magico e triste perché sai che l’ultimo colpo di batteria di Max, i saluti, ti lasceranno dentro una sensazione di vuoto, una NOSTALGIA che ti rimarrà dentro a lungo…Almeno fino al prossimo concerto!

martedì 17 luglio 2012

WHERE'S THE TV GUIDE

"I'm the creator of a TV show. It gives hope and joy and inspiration to millions...There's no more truth out there, than there is in the world I created for you...but in my world, you have nothing to fear".

Ciao Maggie,
                In questi giorni è in corso a casa un cambio di pavimenti. Ho quindi a disposizione un utilizzo di internet molto limitato, oltre a poco tempo. Ti propongo solo un video, senza commento. E’ il finale di un film che mi è capitato di rivedere una di queste sere. Mi ha sempre colpito moltissimo e prossimamente te ne riparlerò. Alla prossima!

martedì 10 luglio 2012

GROWIN'UP (GIUGNO)

Ciao Maggie,
                all’inizio di Giugno, ci siamo ritrovati, per la prima volta con te (a parte quando eri ancora nella pancia), con le compagne di università della mamma. Siamo andati a casa di Federica e Claudio in quel di Cigliano, in Piemonte.

                 Oltre al loro bambino, Jondalar, c’erano anche Michela e Davide con Stefano e Francesca con Lorenzo e Maria. Hai sfornato le tue consuete doti di buongustaia, hai giocato con gli altri bambini e hai sopportato il papà che cercava di fare il “sensale” tra te e Lorenzo, il figlio di Gian Paolo e Francesca!
                Un’altra bellissima giornata l’abbiamo trascorsa al Matrimonio di Luca (un carissimo amico di mamma) e Samuela.

Il tuo più grande divertimento è stato “pucciare” i piedini nella piscina e battere le manine gridando “bravi!”, “Viva gli sposi!”…

                Per festeggiare degnamente il compleanno di nonna Marilena abbiamo fatto due bellissime cene nel cortile di via De Amicis, nelle quali sapevi come stare al centro dell’attenzione.
                Incominci a fare discorsetti incomprensibili ma molto articolati e soprattutto (per la preoccupazione di papà) hai sviluppato un’autentica passione per le scarpe (che tu chiami pepè). Speriamo passi presto…
                 E per finire... Bruce, Bruce, Bruce...


martedì 3 luglio 2012

FATTO CON I PIEDI


Ciao Maggie,
            sospendo momentaneamente il diario di Giugno, rimandandolo alla prossima settimana, per qualcosa che non avrei mai immaginato di fare: l’elogio di uno juventino!
            Ad europei finiti (male), posso parlarti un po’ di calcio, lo “sport nazionale”. Penso di non guardare una partita intera dai tempi della finale dei mondiali ’82, quando fu inevitabile, con tutta la famiglia seduta in salotto a godersi lo spettacolo… Erano, però, anche gli anni in cui cominciavo ad andare al Pianella e, conosciuto il Basket, ovviamente, non c’è più stato confronto.
            Ho avuto modo di vedere anche partite di calcio dal vivo quando accompagnavo i “barabit” alle partite che Inter e Milan offrivano loro. Ed era il Milan di Arrigo Sacchi, non uno qualsiasi, ma non c’è niente da fare, non c’è paragone! Non succede talmente niente di interessante per lunghi tratti di una partita di calcio che, per quanto mi sforzi, o mi addormento o cambio canale! Infatti durante questa finale ho tagliato il prato (sperando di non aver disturbato nessuno)
            Non posso negare che la genialità e la fantasia ovviamente esistano anche nel calcio … proprio in una di quella partite “live” a San Siro, ad esempio, ho assistito ad uno spettacolo incredibile. Era un Milan-Ascoli se non sbaglio e c’era stato un primo tempo che solo il peggior calcio può offrire. Avrei voluto anch’io leggere – come faceva ogni volta il mio compagno Carlo – il quotidiano. Senonché, proprio alla fine del primo tempo, l’Ascoli ebbe la malaugurata idea di segnare un gol. Chissà, avrebbe potuto finire 0 a 0. Al rientro in campo, in un quarto d’ora, i vari Gullit, Donadoni, Van Basten, segnarono tre gol e amen. Fu un bel quarto d’ora.
            Di Van Basten è anche quello che – a mio parere – è il gol più bello che abbia mai visto, segnato ad un Europeo alla Russia. La UEFA, chissà perché, non mi permette per ora di farti vedere il video che avrei voluto mettere in questo post, così ti metto la prodezza di questo campione olandese. Sapeva fare cose per cui ogni tanto posso guardare anche un po’ di pedate a un pallone.
            A pensarci bene, quello che ti ho detto all’inizio non è del tutto vero. Perché c’è un altro calciatore che ha indossato, tra le altre, la maglia bianconera di cui dovrei fare l’elogio, un vero poeta, un vero artista, il più grande per me, ma ne parleremo un’altra volta.
            Comunque, tutto questo, era per dire che dell’indigestione di calcio di questo mese di Giugno, una cosa sola mi ha davvero emozionato: il cucchiaio di Pirlo. Un artista geniale.

Ci sono nel calcio dei momenti che sono esclusivamente poetici: si tratta dei momenti del «goal». Ogni goal è sempre un’invenzione, è sempre una sovversione del codice: ogni goal è ineluttabilità, folgorazione, stupore, irreversibilità. Proprio come la parola poetica.
Pier Paolo Pasolini