martedì 25 dicembre 2012

PROFUMO DI CIRMOLO...



“Quel Dio che qualche decennio fa sembrava irrimediabilmente morto…sepolto dall'oblio dell'uomo evoluto, in realtà sembra più vivo che mai. Come diceva in modo estremo (ma non troppo) padre Turoldo, il problema per la società attuale non è tanto se Dio esista o no quanto piuttosto quale Dio scegliere… come alla fede non di rado si sostituisce la religiosità evanescente, così all'ateismo prometeico è subentrata l'indifferenza superficiale. Kierkegaard nel suo Diario annotava: «La nave è in mano al cuoco di bordo e ciò che trasmette il megafono del comandante non è più la rotta, ma ciò che mangeremo domani» l'uomo contemporaneo sa tutto sui cibi e sui vestiti, sulle mode e sui consumi, ma non è più in grado di porsi le domande autenticamente "religiose" che tormentano la coscienza, non sa più scoprire il senso della vita, le radici dell'essere, la via del bene e quella del male, la meta dell'esistenza. Conosce il prezzo di tutto ma ignora il valore vero della realtà. È per questo che le religioni avranno un futuro solo se rimarranno se stesse nel loro cuore autentico, cercando e proclamando le verità "ultime" della vita e della morte, del bene e del male, della giustizia e della immoralità, coordinandole con le "penultime" dell'impegno concreto, conducendo l'uomo verso l'altro, cioè il fratello, ma anche e soprattutto verso l'Altro per eccellenza, il trascendente, evitando le scorciatoie della fede "liofilizzata", commerciale o banalmente esoterica…se l'indifferenza, la banalità, la volgarità, l'inerzia distratta, il vociare vano e vacuo sono il contrario della religione autentica, è vero per il credente ciò che nel suo Journal affermava Julien Green: «Finché si è inquieti, si può stare tranquilli»”.

Ciao Maggie,
         oggi è Natale, il tuo terzo Natale. Stai cominciando a capire che è una giornata speciale ed hai atteso con impazienza l’apertura dei doni. Come ogni anno gli amici della nonna hanno fatto visita a casa Porta, la sera della vigilia, vestiti da Babbo Natale!
         Per gli auguri di quest’anno ho scelto la citazione di Kierkegaard sottolineata e in neretto. Qui nel post te l’ho riportata all’interno di uno stralcio più ampio dell’articolo di Mons. Ravasi apparso qualche tempo fa su una rivista on line.
         La rotta della propria vita…ognuno sceglie chi lasciare al timone. Se stessi, altre persone, ideologie, cose materiali, soldi… Naturalmente ogni scelta impone alla propria esistenza direzioni diverse e conseguenze importanti.  
         Come ti ho già scritto più volte, volenti o nolenti, con consapevolezza o meno, con maggiore o minore impegno, anche i genitori contribuiscono a dare una direzione al cammino della vita e questa responsabilità mi intimorisce sempre.
         Per chi crede oggi ricordiamo un evento incredibile: il Dio creatore ha scelto di non “dire” soltanto cosa l’uomo deve fare ma di “farsi” uomo “perché ne seguiamo le orme” (1 Pt 2, 21).

P.S. Ho scelto la stessa immagine dell’anno scorso. Sarà sempre l’immagine del Natale. Adesso non so nemmeno su quale scaffale della cantina sia. È tra le cose che a tua mamma non piace mettere “in vista”. A me piace tantissimo, mi piace soprattutto il suo profumo di cirmolo che mi ricorda le Dolomiti…

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