martedì 27 dicembre 2011

EXPLORERS




Home is where one starts from. As we grow older

The world becomes stranger, the pattern more complicated…

There is a time for the evening under starlight,

A time for the evening under lamplight

 (The evening with the photograph album).

Love is most nearly itself

When here and now cease to matter.

Old men ought to be explorers

Here or there does not matter

We must be still and still moving

Into another intensity

For a further union, a deeper communion…

In my end is my beginning.



Casa è da dove uno parte. Mentre invecchiamo

il mondo diventa estraneo, lo schema più complicato…

C’è un tempo per la sera sotto la luce delle stelle,

un tempo per la sera sotto la luce della lampada

(la sera con l’album delle fotografie).

L’amore è quasi più se stesso

quando qui ed ora cessano di importare.

Gli uomini avanti in età dovrebbero essere esploratori

il luogo e l’ora non sono importanti.

noi dobbiamo muoverci senza sosta

verso un’altra intensità

per un’unione più completa e una comunione più profonda…

Nella mia fine è il mio principio.

(T.S. Eliot, Four Quartets)



Ciao Maggie,

questo è l’ultimo post dell’anno. Anche se sono solo convenzioni temporali, questi sono giorni di riflessione su quello che è stato e magari di nuovi propositi per il futuro. Fare bilanci è sempre complicato, verificare la buona riuscita dei propositi può essere deludente.

Mi piace lasciarti, come pensiero sulla fine e sul principio, questi versi di Eliot per augurarti di cuore di essere SEMPRE un esploratrice e di capire che dove finisce qualcosa c’è sempre altro che ricomincia.

L’ultimo dell'anno è stato segnato per anni per me da un piccolo bellissimo brano della Bibbia, la benedizione agli israeliti del libro dei Numeri:

Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace".
Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò".

Da essa san Francesco ha preso spunto per la sua benedizione a Frate Leone.
E questo è il mio augurio di buon anno per te:

Il Signore ti benedica e ti custodisca,
mostri a te il suo volto

e abbia misericordia di te.
Rivolga verso di te il suo sguardo e ti dia pace.
Il Signore benedica te, Margherita.

martedì 20 dicembre 2011

PASTORE DI COSTELLAZIONI




Nostra vicenda

No, in misura nessuna e modo alcuno
a noi è dato raggiungerti:
sei tu che devi scendere e perderti
tu, pastore di costellazioni.

Tua natura non è la divina Indifferenza,
anche se presunzione che altera la mente
e fede inquina e devia, è credere
che umana colpa per quanto orrenda

                         ti possa offendere.
Tua natura è di essere Amore
inesauribile fonte
di ogni amore:

                         Amore che te rovina
                         e noi redime...


Io sento i tuoi passi inseguirmi
di deserto in deserto, passi
infaticati e discreti
per non impaurire:

                         
                          Tu, divino Inquieto
                          che rompe gl'incanti
                          e distrugge le paci
                          e non concede tregue...


E come peccato non te ma noi
- solo noi! - ferisce a morte
e tua pietà scatena, così

non vi è contrizione che valga
- pure se a cuori che piangono
ancor di più con noi tu piangi
d'un pianto che lava la terra -
e solo grazia ci salva!

A noi chiedi appena
volontà d'essere salvati:
                             

                              il miracolo
                              di lasciarci amare.


(David Maria Turoldo)

Ciao Maggie,
         questo è l’ultimo martedì prima di Natale quindi interrompo doverosamente i post sulla lettura, per dedicarne uno a questa festa.
         Oggi ho cercato su Google, nella sezione immagini, la parola Natale (18.900.000 risultati in 0,16 secondi) e, come mi aspettavo, non ho trovato immagini della Natività nelle pagine che ho sfogliato finché non mi sono stancato. Eppure (è paradossale doverlo ribadire) questa è una festa Cristiana.
         Io e la mamma abbiamo deciso di donarti il Battesimo, pur con le nostre debolezze cercheremo di fare in modo che tu capisca cosa significa credere, poi cosa deciderai crescendo lo sa Dio…
         Sarà, la Fede, un argomento su cui ritorneremo spesso, anche perché dovrai sapere che “mestiere” ha fatto tuo papà per 10 anni della sua vita.
         Negli anni ho spesso cercato frasi, pensieri, poesie da usare come augurio in occasione del Natale. Quella che ti propongo oggi è veramente speciale. Turoldo è una di quelle persone per cui penso: Ecco, vedi, se uno come lui crede, allora vale la pena credere. Mentre, al contrario,  la fede “iniqua e devia” di molti (anche tra i il clero purtroppo) ha fatto  e continua a fare un mare di danni.
         Non commento allora la poesia, anche perché ci vorrebbe un post per ogni riga se non per ogni parola, e la uso come pretesto per questo augurio: che tu possa trovare sul tuo cammino dei veri maestri, delle guide capaci, attente ed entusiasmanti, esigenti e premurose, per condurti nelle strade della vita.

martedì 13 dicembre 2011

DESIDERATA



“Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira.”

J. D. Salinger


Ciao Maggie,

dopo averti detto qual è il libro della mia vita, ti esprimo un desiderio: vorrei tanto che tu imparassi ad amare i libri, vorrei che dessero alla tua vita almeno quello che hanno dato alla mia, se non di più… Come al protagonista de "Il giovane Holden", vorrei che i grandi scrittori diventassero tuoi "amici" e compagni di viaggio.

Non è facile né scontato amare la lettura. Un’indagine recente dice che in Italia ci sono circa 19 milioni di lettori (il 38% dei nostri connazionali). Ma la percentuale di chi legge almeno una decina di libri l’anno non supera il 10%. E comunque il 60% non legge proprio.

Ho avuto la fortuna di crescere in mezzo ai libri ma non sono sicuro che questo basti. Ci sono troppe cose che possono dis-trarti, at-trarti lontano dai libri. Perché la lettura è un piacere immenso, ma per certi versi è anche pazienza e fatica.

Senza contare che ci sono così tanti libri brutti! E se poi un tuo professore ti stronca la carriera di lettrice costringendoti (!) a leggere qualche mattone che piace solo a lui …

Comunque io ci spero perché penso che senza la lettura, la buona lettura, la coscienza di un uomo rimane come “minorata” e così anche la sua capacità di giudizio e di scelta.

Concludo questo post con le bellissime parole di Jorge Luis Borges prese da una sua introduzione a “Don Chisciotte”.


“Chiuso il libro, il testo continua a crescere e a ramificarsi nella coscienza del lettore. Quest’altra vita è la vera vita del libro”.

martedì 6 dicembre 2011

A LONG-EXPECTED PARTY





“Penso che anche essi come noi ebbero molte occasioni di tornare indietro, ma non lo fecero. E se lo avessero fatto noi non lo sapremmo, perché sarebbero stati obliati. Noi sappiamo di coloro che proseguirono…”

Ciao Maggie,
non sapendo da dove partire, scelgo la prima delle “cose da fare”, nell’ordine casuale in cui le ho inserite nell’ introduzione: “legenda”.

Ci dedicheremo un paio di post ed il primo è molto semplice: tra i libri che ho letto, dovendo sceglierne uno come “il più bello” (se avesse senso una tale classifica) quello è “Il Signore degli Anelli”.

Me l’ha regalato un mio carissimo amico, don Marco, che allora era “solo” Marco, mio compagno di classe in ginnasio. Era la fine della IV. Da allora l’ho riletto ogni anno per almeno sei volte di fila. Poi, lungo gli anni, almeno altrettante ma penso di più.

L’ho amato, studiato, ho letto saggi …

E’ riconosciuto da molti come un capolavoro, ma ha il “peccato originale” di essere un fantasy (e forse per molti anche quello di essere stato scritto da un cattolico dichiarato).

Ho letto perciò anche delle solenni stroncature.

Paradossalmente saranno altri i libri che mi piacerebbe proprio che leggessi, questo è “il mio” libro, quello che ogni volta che lo rileggo, specie in alcune pagine, mi ridà sempre le stesse fortissime emozioni.

“Sono felice che tu sia qui con me. Qui, alla fine di ogni cosa, Sam”.