martedì 26 giugno 2012

...A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA...


Ciao Maggie,

questo è un pensiero politicamente scorretto e sono stato parecchio indeciso se pubblicarlo o no, non perché non sia convinto di quello che scrivo, ma perché sono convinto che verrebbe interpretato male se qualcun altro oltre a te lo leggesse. La prova è nella reazione di tua mamma quando l’ha letto.

                Viviamo in un epoca assurda di "animalismo" esasperato e irrazionale. Potrei farti mille esempi: non ultimo quello di sentire che si protesta e si boicotta l'Ucraina dove si stanno svolgendo gli europei di calcio (e dove ci sarebbe qualche "piccolo" problema di diritti umani negati) per dei randagi...In una trasmissione radiofonica un noto e bravissimo giornalista è stato insultato ferocemente perché, nemmeno lui ma un suo ospite italiano che vive in Ucraina, ha osato dire che effettivamente erano un problema! E da notare che non aveva affermato comunque che quello che stavano facendo le autorità ucraine fosse giusto. Tocchi l’argomento cane e ti insultano a prescindere. Che bontà nei loro cuori animalisti! Che se li tenessero tutti a casa loro, mi viene da dire! Senza contare che, almeno in Italia, molti randagi sono dovuti ad "amanti" degli animali che alla prima moda, nata magari da un film, comprano per loro o per i figli il cuccioletto per poi lasciarlo in strada quando ci si è stufati!

Mi sembra superfluo dire che sono contrario a qualsiasi inutile crudeltà sugli animali, ma non provo nessuna vergogna a mangiarmi una bella fiorentina; non sopporto, quanto e più dei cani stessi, i padroni che lasciano i loro cani sporcare le strade; mi da fastidio vederli gironzolare nei ristoranti mentre mangio; mi irrita che quando - troppo spesso - qualcuno, specie bambino, viene azzannato da un cane, si dia sempre e comunque la colpa all'uomo. Gli animali io li concepisco solo liberi, selvaggi…

Li amo moltissimo: uno stambecco che salta su una roccia, un falco che afferra (senza troppi scrupoli morali evidentemente) una preda a folle velocità, sfidando le leggi della fisica e della meccanica, i colori dei pesci su un fondale tropicale oppure, sopra ogni spettacolo che si possa vedere, la corsa di una tigre! Questa è la natura che amo e che voglio difendere. Non certo assurde teorie di uguaglianza tra l'uomo e l'animale (stai dicendo che l'uomo è peggio? Va bene è peggio ma non è uguale), folli spese per cibi, vestitini, giocattolini, psicologi (!?!) per il cuccioletto adorato...

Dopo averlo letto, tua mamma mi ha detto: ma il cane dello zio Giorgio è bellissimo! Ora il fatto che in questo post io non abbia mai detto che i cani sono brutti, la dice lunga. Saranno bellissimi, ma io preferisco non averne in casa uno! Che papà degenere e insensibile che hai Maggie! 

martedì 19 giugno 2012

FINALMENTE "AGENDA"!


 “Il lavoro…non è che c’è solo quando c’è la ricompensa della busta paga, non è solo quello, è una visione romantica. Dentro la busta paga c’è  un’altra ricompensa molto più misteriosa e più segreta: troviamo noi stessi la nostra identità ci si sente indipendenti dal mondo intero … è un lavoro che dovrebbe essere amato!”
Ciao Maggie,
         nella travagliata ricerca di un contenuto all’etichetta “agenda”, è stato il caso a darmi una mano. In un servizio del Tg5 da Firenze sulla Cittadinanza Onoraria data a Roberto Benigni, ho sentito il comico toscano parlare di lavoro. Benigni si può anche non amare, si possono non condividere molte o alcune delle cose che dice, si può essere infastiditi dall’idolatria che lo circonda in questi anni. Io personalmente trovo sempre, in mezzo allo sproloquio di parole, a volte di retorica, qualche perla da segnare e mettere da parte. Come in questo caso sul lavoro.
         Ora, cosa ci può essere tra le cose “da fare” nella vita di una persona (a malincuore o meno) più del lavoro? Chiariamoci, non è la cosa più importante! Di gran lunga più essenziali ci sono gli affetti, le passioni, gli interessi… ma, a meno che tu non sposi un milionario e ti faccia mantenere, portare a casa uno stipendio attraverso un lavoro occuperà buona parte del tuo impegno e del tuo tempo.
         Le considerazioni da fare sarebbero tante: che tipo di preparazione affronterai per il lavoro, quali saranno, in questo mondo che cambia a velocità vorticosa, le professioni “del futuro”? Ancora più radicalmente, vista la situazione, troverai un lavoro? Eppure detto tutto questo, non posso non sognare per te quello che si augura Benigni: un lavoro che ami! Che la tua passione, la tua attitudine, il tuo interesse diventi anche il tuo lavoro!

Il lavoro mi piace, mi affascina. Potrei starmene seduto per ore a guardarlo.
Jerome Klapka Jerome

martedì 12 giugno 2012

BLINDED BY THE LIGHT


Ciao Maggie,
                scrivo a breve distanza da due concerti di Bruce a Milano e Firenze di cui però è ancora presto per parlare, sono ancora in fase “sedimentazione”. Ti racconterò di come tutto è cominciato: sono stato accecato dalla luce!
                Fino all’adolescenza ho ascoltato praticamente solo musica classica (che peraltro mi piaceva e mi piace ancora moltissimo). Le poche eccezioni alla regola erano le canzoni dei cantautori italiani che ascoltavano a volte le mie sorelle più grandi e le hit degli anni 80 che era impossibile non sentire in qualche modo.
                Al liceo, in seminario, c’era un locale che chiamavano (non ridere, risponde all’etimologia corretta della parola) discoteca: un deposito di dischi appunto, tutti di classica e uno stereo, sul quale però potevi mettere tutto quello che volevi. Non so per che motivo ero responsabile di quel posto.
                Un giorno (benedetto quel giorno!), mentre sistemavo, Luca Carminati - un mio compagno - quasi per scherzo, prendendomi in giro mi dice: “ti faccio ascoltare io qualcosa di veramente bello” e mette su una cassetta. Le note erano quelle di un’armonica, le prime che ascoltavo di Bruce: l’intro di  The River.
                Direi che da lì in poi, anno per anno, canzone dopo canzone, il mio amore per il nostro si è fatto sempre più incrollabile, attraversando anche qualche passaggio meno felice (che per lui vuol dire comunque rimanere ben al di sopra della media). Lui, la sua musica, la sua poetica, il suo impegno mi hanno dato e continuano a darmi qualcosa che è ben al di là della semplice passione di un fan per un artista.         
               Amore che, naturalmente, è cresciuto a dismisura dopo la prima volta dal vivo a Torino nel 1988. Uno dei miei più grandi rimpianti è stato quello di non essere andato al mitico primo concerto italiano dell’’85. Purtroppo non si può tornare indietro, ma dall’’88 in poi direi che mi sono preso dei bei “premi di consolazione”!

“Mama always told me not to look into the sights of the sun
Oh but mama that’s where the fun is”

martedì 5 giugno 2012

GROWIN'UP (MAGGIO)

Ciao Maggie,
                siamo arrivati al diario di Maggio, un mese molto intenso, a partire dal primo giorno. Su proposta e invito di Francesco siamo andati con la sua famiglia a Milano a visitare il Museo di Storia Naturale. A te del museo importava ben poco, ma devo dire che non ti sei annoiata per niente, soprattutto nelle sezioni con gli animali nei loro ambienti e in particolare quando hai visto il tuo amato leone.
                Ancora di più, però, ti sei divertita quando siamo usciti nel parco, anche per la sempre piacevole compagnia della famiglia Lugli. Ho come l’impressione che sarà presente in diverse pagine di questo diario.
                A fine Aprile zio Ivo e zia Giovanna sono venuti a trovarci portandoci la casetta da giardino di Viviana che ti ha affascinato da subito e che è diventata a tutt’oggi il passatempo preferito delle serate, quando il tempo lo permette e quando non siamo fuori a passeggiare.
                Il 17 Maggio era il 4° anniversario di Matrimonio e grazie alla zia Sissi che ti ha fatto giocare e messo a nanna per una sera, siamo riusciti a festeggiare al “Vecchio Convento” di Varese.
                Maggio è il mese della Festa di San Pancrazio. Anche se è un’iniziativa nata da pochi anni, ha un calendario davvero notevole per una realtà come Vedano: collegamenti da Houston, CEO di grandi industrie, pianisti di fama internazionale... Noi, molto più prosaicamente, abbiamo approfittato della sera in cui la cucina proponeva la paella, che tu hai – naturalmente – assaggiato di gusto!
                Sabato 19 con la mamma, le zie, i gemelli e la nonna siete stati a trovare zia Suor Luigia a Pinasca, vicino a Torino. Una persona ammirevole che ha dedicato tutta la sua vita ai bambini e che naturalmente è stata entusiasta di vederti.                
                C’è un’altra “prima volta” in questo mese: la passeggiata in bicicletta. Domenica 24 siamo andati a Gavirate insieme ad una collega/amica della mamma, suo marito e la piccola Giulia e lì abbiamo percorso un tratto della bellissima pista ciclabile che scorre lungo tutto il lago di Varese.
                Da un po’ di tempo ti è presa la “mania” di sfogliare l’album fotografico preparato per il tuo primo compleanno: guardi le foto, gridi “…arghe” quando ti riconosci, domandi “chesto?” quando vuoi sapere di qualcuno, ma cominci anche a chiamare molto bene qualcuno per nome. Nonna, Zio (Osvaldo), Sissi, Bea, Mirko…