martedì 13 dicembre 2011

DESIDERATA



“Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira.”

J. D. Salinger


Ciao Maggie,

dopo averti detto qual è il libro della mia vita, ti esprimo un desiderio: vorrei tanto che tu imparassi ad amare i libri, vorrei che dessero alla tua vita almeno quello che hanno dato alla mia, se non di più… Come al protagonista de "Il giovane Holden", vorrei che i grandi scrittori diventassero tuoi "amici" e compagni di viaggio.

Non è facile né scontato amare la lettura. Un’indagine recente dice che in Italia ci sono circa 19 milioni di lettori (il 38% dei nostri connazionali). Ma la percentuale di chi legge almeno una decina di libri l’anno non supera il 10%. E comunque il 60% non legge proprio.

Ho avuto la fortuna di crescere in mezzo ai libri ma non sono sicuro che questo basti. Ci sono troppe cose che possono dis-trarti, at-trarti lontano dai libri. Perché la lettura è un piacere immenso, ma per certi versi è anche pazienza e fatica.

Senza contare che ci sono così tanti libri brutti! E se poi un tuo professore ti stronca la carriera di lettrice costringendoti (!) a leggere qualche mattone che piace solo a lui …

Comunque io ci spero perché penso che senza la lettura, la buona lettura, la coscienza di un uomo rimane come “minorata” e così anche la sua capacità di giudizio e di scelta.

Concludo questo post con le bellissime parole di Jorge Luis Borges prese da una sua introduzione a “Don Chisciotte”.


“Chiuso il libro, il testo continua a crescere e a ramificarsi nella coscienza del lettore. Quest’altra vita è la vera vita del libro”.

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