martedì 4 settembre 2012

PRO VERITATE ADVERSA DILIGERE


Pensanti, non pensanti … appare che, dal punto di vista della metodologia dell’incontro, la differenza da marcare non sarà tanto quella tra credenti e non credenti, ma tra pensanti e non pensanti, tra uomini e donne che hanno il coraggio di vivere la sofferenza, di continuare a cercare per credere, sperare e amare, e uomini e donne che hanno rinunciato alla lotta, che sembrano essersi accontentati dell’orizzonte penultimo e non sanno più accendersi di desiderio e di nostalgia al pensiero dell’ultimo orizzonte e dell’ultima patria. La sfida pastorale che ne deriva è allora quella di ascoltare le domande vere del pensiero davanti al mistero dell’esistenza, ponendosi insieme, credenti e non credenti pensosi, a capire ciascuno le ragioni dell’altro. Per chi crede ciò potrà significare una purificazione delle motivazioni dell’atto di fede e al tempo stesso una nuova possibilità di proporle a chi non crede con la fedeltà del testimone e il rispetto del compagno di strada, che si riconosce nell’altro e scopre l’altro in sé.


Ciao Maggie,
         Venerdì 31 agosto è stata una giornata molto triste per me.
         La storia ci insegna che le ere, le culture, le epoche, hanno un inizio, periodi di splendore, di grandezza e poi declino, decadenza e fine. Non ci vuole chissà quale acutezza di analisi per capire che noi (almeno in occidente) stiamo vivendo un periodo di grande decadenza culturale, intellettuale, spirituale, morale… Quali Grandi Personaggi la stanno attraversando? Dove sono? Guardiamo al panorama culturale, politico, economico, anche ambientale… E ci metto anche il panorama ecclesiale.
         Chissà se la tua generazione farà solo in tempo a vivere in questa decadenza o avrà la fortuna di saper ripartire.
         Anche in questi periodi, ci sono però dei fari che illuminano il cammino, che sanno essere intelligenti, cioè sanno leggere dentro la storia e illuminarla, indicare un cammino, essere profeti, anticipare il cambiamento, diventare guide. In questi giorni se n’è andato quello che io ritengo essere il più grande tra queste Grandi Persone: Carlo Maria Martini. La Chiesa è un po’ più povera, il mondo è un po’ più povero.
         Ho avuto la fortuna di poterlo incontrare più volte. So, e non lo dimenticherò mai, cosa vuol dire aver incrociato il suo sguardo in un colloquio e cogliere che quei suoi occhi straordinari, ad una prima impressione freddi e distaccati, ti stavano leggendo dentro, ti volevano capire ed aiutare e quella mente e quel cuore fuori dal comune stavano già pensando quale fosse il bene per te e quelle labbra avrebbero detto parole mai banali, parole pesate, “sapienti”.
         Che orgoglio e che emozione quando in diversi parti del mondo o incontrando le persone delle più svariate lingue e nazionalità ti sentivi dare del fortunato perché il tuo Cardinale era Carlo Maria Martini e che nelle loro biblioteche le letture più significative erano le sue!
         Conosco bene amici che con lui avevano un rapporto molto stretto, quotidiano, collaborativo e, quando parlavano del Cardinale, leggevo nei loro sguardi e nelle loro parole che ogni incontro con lui, con la sua mente aperta e illuminata, con la sua cultura biblica, teologica (ma non solo) sterminata, era un evento che segnava la vita.
         Metodo della “Lectio Divina”, “Scuola della Parola”, “Cattedra dei non credenti”, Gruppo Samuele”, “Scuola di formazione all’impegno sociale e politico”, le sue prime 5 lettere pastorali…Ma quanto bene ha fatto alla Chiesa e al mondo quest’uomo? Si può essere un po’ delusi per come il suo testimone è stato poi portato avanti nel corso degli anni?
         Diversi articoli ed opinioni letti e sentiti in questi giorni hanno cercato, a discapito dell’intelligenza di chi li scriveva o le pronunciava, di gettare fango sulla sua teologia, sulla sua appartenenza ecclesiale (!) e addirittura sulla sua morte.
         Quando (e speriamo che tu lo possa vedere) molte cose nella Chiesa saranno cambiate e sarà una Chiesa più vicina al Vangelo e al messaggio di Gesù, allora sarà ancora più chiara la luminosa grandezza di quest’uomo.
         Per me è lui il Santo subito!

Lampada per i miei passi è la tua Parola,
luce sul mio cammino
dal salmo 118


1 commento:

  1. I cannot speak Italian but I translated your post into English using Google.I too am a Catholic living in the UK and I share your love of Cardinal Martini.:-)
    I would love to be able to read some of his writings in English. Please can you tell me if anyone in Italy is planning to make a translation of his work/books/homilies/articles into English? I am sure that many would love to be able to read more.
    Blessings

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