Ciao
Maggie,
Il 23 luglio ho fatto la mia pressione
n° 17.000 sulla macchina per la ricopertura dei libri. Ogni tanto mi sfugge
l’occhio sul contatore ed ho “beccato” questo numero. Dirai: che evento
straordinario! In effetti è una stupidaggine, ma come mi capita a volte, ne sono
scaturite, a cascata, altre considerazioni. Ogni tanto mi soffermo a pensare al
tempo della mia vita occupato da determinate azioni/attività… ad esempio nel
caso delle copertine, pur odiando qualsiasi operazione matematica che superi le
addizioni ad una cifra, ho calcolato che equivale alla ricopertura di circa 8500
libri. Ogni libro richiede più o meno 1 minuto, quindi ho impiegato circa sei
giorni della mia vita a ricoprire libri (finora). La tentazione è stata quella
di scrivere sprecato, ma questa
operazione è una delle tante dei 2100 giorni della mia vita in cui ho lavorato
con un contratto da dipendente (escludo da questo computo il tempo del mio
“lavoro” precedente per motivi che non è il momento di specificare). Quindi ci
sarebbe da discutere se il tempo del lavoro sia tempo “sprecato” ed a quali
condizioni possa non esserlo. Non sono tanto oziosi i calcoli che ogni tanto
“spreco” il tempo a fare.
Ad esempio, facendo una media
abbondante di 7 ore a notte (spesso dormo meno) ho passato a letto 4950 giorni,
cioè 13 anni! Tredici anni della mia vita a dormire!!! Calcolando invece una
media di un’ora per pranzo e cena (spesso ci metto molto meno specie quando
sono/ero solo) sono quasi 17.000 ore a tavola cioè quasi due anni! In questi
due casi, pur essendo entrambe “attività” necessarie ritengo (è una mia
opinione personalissima) totalmente sprecato il tempo del sonno, mentre quello
del cibo, specie in alcune trattorie della Toscana, assolutamente prezioso…
Ma, proseguendo, quanto tempo passo in
macchina? Teniamo conto solo del tragitto lavorativo. Da quando abito a Vedano
ho fatto il viaggio fino a Cantù circa 800 volte (calcolato per difetto visto
che spesso fino a poco tempo fa lavoravo di domenica). Sono circa 4000 km, ma
soprattutto, tenendo conto di una media di 75, sono 60.000 minuti, cioè più di
41 giorni! Detto così mi fa sempre un po’ impressione. È vero, in macchina
metto buoni cd, mi aggiorno sulle notizie, ascolto i podcast che mi
interessano… ma sono sempre 41 giorni della mia vita buttati per andare da un
punto A ad un punto B. Esistesse il teletrasporto li avrei risparmiati!
Per concludere, visto che potrei fare
questi calcoli su praticamente ogni attività della giornata, di ciascuna si
potrebbe dire: è tempo utile, perso, buono? È tempo che non ritornerà indietro, questa è l’unica
certezza.
P.S.
Per curiosità, con una media di circa un’ora per scrivere ciascun post…va be’
fa niente…
Dicono che c'è un tempo
per seminare
e uno che hai voglia ad
aspettare un tempo sognato che viene di notte
e un altro di giorno teso
come un lino a sventolare.
C'è un tempo negato e uno
segreto
un tempo distante che è
roba degli altri un momento che era meglio partire
e quella volta che noi due era meglio parlarci.
C'è un tempo perfetto per
fare silenzio
guardare il passaggio del
sole d'estate e saper raccontare ai nostri bambini quando
è l'ora muta delle fate.
C'è un giorno che ci siamo
perduti
come smarrire un anello in
un prato e c'era tutto un programma futuro
che non abbiamo avverato.
È tempo che sfugge, niente
paura
che prima o poi ci
riprende perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo
per questo mare infinito di gente.
Dio, è proprio tanto che piove
e da un anno non torno
da mezz'ora sono qui arruffato
dentro una sala d'aspetto
di un tram che non viene
non essere gelosa di me
della mia vita
non essere gelosa di me
non essere mai gelosa di me.
C'è un tempo d'aspetto
come dicevo
qualcosa di buono che
verrà un attimo fotografato, dipinto, segnato
e quello dopo perduto via
senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata
la sua fotografia.
C'è un tempo bellissimo
tutto sudato
una stagione ribelle l'istante in cui scocca l'unica freccia
che arriva alla volta celeste
e trafigge le stelle
è un giorno che tutta la gente
si tende la mano
è il medesimo istante per tutti
che sarà benedetto, io credo
da molto lontano
è il tempo che è finalmente
o quando ci si capisce
un tempo in cui mi vedrai
accanto a te nuovamente
mano alla mano
che buffi saremo
se non ci avranno nemmeno
avvisato.
Dicono che c'è un tempo
per seminare
e uno più lungo per
aspettare io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava sognare.
(Ivano Fossati)
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