Estremamente breve e travagliata è la vita di coloro che dimenticano il
passato, trascurano il presente, temono il futuro: giunti al momento estremo,
tardi comprendono di essere stati occupati tanto tempo senza concludere nulla.
(Seneca)
Ciao
Maggie.
Da oggi ci sarà una nuova etichetta: recordanda. Te ne parlavo qualche tempo
fa nel post “radici” del 23 Aprile 2013. Le cose da ricordare. Ricordare ha una
etimologia bellissima, con all' interno la parola cuore: riportare al
cuore. Tenere nel cuore ciò che più ci è caro. La memoria è un dono
essenziale. Non solo e non tanto per avere delle informazioni sul passato
ma perché il nostro passato è ciò che “forma” il nostro presente e ciò su cui
costruiamo il nostro futuro.
Per quel che mi è possibile, spulciando
nei ricordi dei tuoi nonni, nelle vecchie foto, nella memoria storica della
famiglia Porta che è tua zia Cristina, cercherò di lasciarti qualche traccia
del tuo passato, delle tue radici.
La foto con cui cominciamo porta sul
retro la data Agosto 1967. Quarantasei anni fa. Questa è la prima foto in cui,
in braccio a nonna Giacomina (Mina), compare tuo papà insieme a zia Giovanna e
zia Anna. Nel Febbraio di quell’anno nascevo ed in Agosto ero già a
Sant’Antonio Valfurva, dove è stata scattata questa foto. Vedi perché sono un montanaro? La tradizione vuole che già
in quell’estate, in passeggino e in spalla, abbia raggiunto il rifugio Branca.
Ma non è per questo che ho scelto questa foto per cominciare.
Nonna Mina era una “trovatella”. Ti racconterò un’altra
volta le circostanze di questa vicenda. A volte il risalire al nostro passato
non è così facile. Da parte di nonna Giuseppina, ad esempio, ci fermiamo
appunto a sua mamma Giacomina. Il percorso a ritroso si interrompe e rimangono solo
le domande a cui non si avranno ormai risposte.
Quando spolveri il sacro ripostiglio
che chiamiamo "memoria"
scegli una scopa molto rispettosa
e fallo in gran silenzio.
Sarà un lavoro pieno di sorprese -
oltre all'identità
potrebbe darsi
che altri interlocutori si presentino -
Di quel regno la polvere è silente -
sfidarla non conviene -
tu non puoi sopraffarla - invece lei
può ammutolire te-.
[Emily Dickinson]
che chiamiamo "memoria"
scegli una scopa molto rispettosa
e fallo in gran silenzio.
Sarà un lavoro pieno di sorprese -
oltre all'identità
potrebbe darsi
che altri interlocutori si presentino -
Di quel regno la polvere è silente -
sfidarla non conviene -
tu non puoi sopraffarla - invece lei
può ammutolire te-.
[Emily Dickinson]
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